Dicembre 2007
spiritualità
Anselm Grün, ... ferite in perle.
San Biagio è il buon medico che cura tutti, con totale dedizione e senza speranza di guadagno. Quando è costretto a rifugiarsi in un bosco perché ricercato in quanto cristiano e benvoluto, curerà gli animali. Nel rapporto armonioso con gli animali Grün ci vede un simbolo del rapporto armonioso con i nostri istinti.
Mi piace che Biagio sia uno che si prende cura e, in questo modo, si trova sempre "al di sopra". Non distingue tra ricchi e poveri, perché non misura tra persone che possono fargli del bene (i ricchi) e persone che non possono, ma vede soltanto persone bisognose di cure. Non distingue tra uomini e animali, perché non misura il male che potrebbero fargli bensì, ancora una volta, il bisogno che hanno di lui. Da prigioniero cura i suoi aguzzini, non distingue cioè nemmeno tra chi merita o non merita e non si preoccupa del male ricevuto, si occupa solo dei bisogni che vede.
Alla fine mi sembra che persino il gesto di far sparire con una benedizione l'acqua in cui vogliono affogarlo sia una espressione del suo atteggiamento. Non mi pare che ci siano altri martiri che facciano qualcosa per evitare il martirio, ma lui *si prende cura*, anche di se stesso quando è lui ad essere il bisognoso. Non sta a valutare se è il caso, né sembra agire per paura.
Una volta tanto mi piace la lettura simbolica di Grün: l'uomo vince le sue passioni quando riesce a mettersi al di sopra. "Prendersi cura" - degli altri, della realtà che mi circonda e anche di me stesso -, è una buona strada per trovare la pace con se stessi e con gli altri.