mercoledì 16 gennaio 2008

privato della non-vita

15/1/2008
bioetica
Gigi

UN DISABILE dalla nascita avrebbe ottenuto una sentenza di primo grado in suo favore avendo richiesto un indennizzo ai sanitari che a suo tempo, avendo diagnosticato che sarebbe nato con una malformazione, hanno scelto di non abortirlo.
Un indennizzo si chiede per un danno subito e i sanitari sono tutt'al più responsabili della sua nascita che non è un danno, non della malformazione che non hanno provocato loro. Oppure lo si chiede per un bene sottratto, ma l'unica cosa che i sanitari hanno "sottratto" è la non-vita, che non è qualcosa. (E nemmeno così è esatto: la causa della sua esistenza sono i suoi genitori, i sanitari sarebbero colpevoli di "omissione di soccorso" dove il soccorso omesso è il non averlo soppresso prima della nascita).

LA DIFESA avrebbe potuto proporre una restitutio in integrum. "Signori della Corte, il mio cliente si riconosce pienamente colpevole e pentito del crimine commesso. Ritiene, inoltre, che l'indennizzo richiesto dalla vittima sia del tutto insufficiente a tranquillizzare la sua coscienza e propone, invece, di rimediare integralmente al danno causato. Si offre pertanto, con il permesso di questa Corte, di provvedere personalmente a riprendersi la vita ingiustamente consegnata a suo tempo al danneggiato". Facendo notare che la vittima non può esigere di meno quando gli viene offerto di più: non può pretendere un semplice indennizzo quando gli viene offerta una restitutio cioè la possibilità di riportare le cose allo stato antecedente il delitto.

IL TRIBUNALE potrebbe respingere questa proposta. La soppressione del danneggiato sarebbe, sì, una restitutio, ma allo stesso tempo sarebbe anche un omicidio. Un atto che in un certo momento viene riconosciuto come dovuto, un diritto, successivamente diventa non solo non dovuto ma proibito, un crimine. La difesa potrebbe allora argomentare che prima di decidere la Corte farebbe bene a valutare il rischio che sta assumendo. Perché una volta creato il precedente di riconoscere ad una persona il diritto a non essere nato, quella stessa persona potrebbe appellarvisi per citare il tribunale che gli ha impedito una concreta opportunità di sanare la situazione.

RACCONTO. Ci vorrebbe un racconto. Per es. i parenti di una vittima del Titanic che fanno causa alla persona che gli ha procurato il biglietto. Meglio ancora, una persona che sfugge per un pelo alle trame di alcuni che volevano ucciderlo, prendendo rocambolescamente una nave in partenza per l'America; una volta arrivato si trova nella miseria e va a rinfacciare la sua condizione a quello che lo ha salvato prendendolo sulla nave.