martedì 29 gennaio 2008

scioccante bellezza

Inizio la trascrizione di una recente conferenza di Kreeft, intitolata "Shocking Beauty". Non so se riuscirò a completarla, perché è un lavoro troppo lungo. L'audio della conferenza, in inglese, si trova sul sito di Kreeft: www.peterkreeft.com
 

Alla fine del mio libro Socrates meets Jesus, Socrate si trova, non si sa come, alla facoltà di teologia di Harvard e fa una domanda molto imbarazzante. È arrivato al cristianesimo con il ragionamento, facendo domande oneste e andando fino in fondo su ogni questione.

La domanda imbarazzante è "dove sono tutti i cristiani?". Sicuramente in questa facoltà di teologia ce ne deve essere qualcuno: perché stanno così nascosti?

Se il cristianesimo è vero tutto cambia. Proprio le ultime parole del Signore, in Ap 21,5, sono "Ecco io faccio nuove tutte le cose". Nel film di Gibson, Gesù spiega a sua madre la necessità di tutto quello che sta facendo, con questa frase: "Vedi, Madre, come faccio nuove tutte le cose?" Cristo ha cambiato ogni uomo che ha incontrato. Ha spaccato in due la storia, dividendola in "aC" e "dC" e inserendo in mezzo l'eternità. Se uno afferma di averlo incontrato e non ne è stato cambiato, è che non l'ha incontrato. Toccare lui è toccare un fulmine. Socrate è stupito perché non vede i segni delle bruciature.

Incontrare Gesù è fulminante. La causa dello shock è la sua presenza reale. I segni si dovrebbero notare nella Chiesa e nel mondo, se solo glielo permettessimo.


"Scioccante" è l'opposto di "noioso". Gesù è l'unico uomo nella storia che non abbia mai annoiato nessuno. Non è una verità di fede, è un fatto. Un motivo in più per credere nella sua divinità. In fondo questa è la ragione ultima dello shock e della singolarità di questo shock. È come se Macbeth incontrasse, non il fantasma di Banquo o MacDuff, ma Shakespeare; come se Frodo incontrasse, non Gandalf o Aragorn, ma Tolkien!

Mi piace far notare tre fatti empirici e verificabili della personalità di Gesù che mostrano che non è né un bugiardo né un pazzo: la sua saggezza psicologica pratica, la sua bontà e amore e, forse la più straordinaria e significativa delle tre, il suo essere interessante. Nel Vangelo la parola che viene usata è thauma, meraviglia. Vale per i suoi nemici che lo hanno ucciso, per i suoi discepoli che lo adoravano, e anche per gli agnostici che si allontanavano scuotendo la testa: "Mai nessun uomo ha parlato come quest'uomo". Sapevano che se continuava così avrebbero dovuto necessariamente prendere una posizione, o per i suoi uccisori o per i suoi adoratori. Lo shock di Gesù spezza il cuore in due e costringe a scegliere quale delle due metà seguire. Gesù non è mai stato noioso.


La noia è uno dei principali problemi psicologici di oggi. Ho il sospetto che la noia sia una causa principale della violenza, della guerra e dell'odio. Nessuno si annoia mentre sta uccidendo o sta progettando l'uccisione di qualcun altro. Vi ricordate come erano diventati improvvisamente interessanti i nostri telegiornali quando abbiamo iniziato la nostra ultima guerricciola? Non vedete il gruppetto di demonietti annoiati seduti nei sotterranei del nostro inconscio, in cerca di guai? "Ehi, ieri è stata una pizza. Che facciamo domani?" "Che ne dite di vestirci con buffe divise, procurarci dei fucili, andare in un grande campo e ucciderci a vicenda?" "Oh, sì, che bella idea!"

Chiunque abbia dei bambini sa che pericolo sia la noia. L'unico modo efficace per far star buoni i bambini è suscitare il loro interesse. I bambini annoiati combinano sempre dei guai. E noi adulti siamo solo grossi bambini, mimetizzati sotto diversi strati di socializzazione.